Pro Greco, livello di guardia tra gli alleati

Pro Greco, livello di guardia tra gli alleati

Acque ancora agitate in maggioranza e non è affatto una novità.

Maggioranza che poi non è più tale in consiglio comunale potendo contare sull'adesione certa di soli 11 consiglieri comunali che è meno della metà del civico consesso. Si parla ancora una volta della necessità di una verifica tra gli alleati ma non ha tutti i torti il capogruppo di "Una buona idea", Davide Sincero, sulla necessità innanzitutto di “contarsi” e capire davvero chi è pro Greco, con i fatti e non solo con le parole. Una necessità che è parsa evidente in occasione delle recenti approvazioni del consuntivo e del piano della polizia municipale. 

Le dichiarazioni in consiglio comunale del sindaco Lucio Greco che ha aperto le porte alle varie forze consiliari con tanto di appello alla "responsabilità", non hanno aiutato all’interno della coalizione e paiono essere andate decisamente a vuoto all’esterno. I più maliziosi hanno interpretato tale invito come una mano tesa al gruppo consiliare in procinto di essere costituito, vale a dire “Diventerà bellissima” rappresentata dal consigliere Gabriele Pellegrino

Ed un invito a dialogare ovviamente con l'oramai indipendente Luigi Di Dio fuoriuscito da “Fi” e sostituito dal consigliere Rosario Trainito. "No grazie" sembra essere stata la risposta dei musumeciani, cosi come, a scanso di equivoci, anche dei salviniani e dei meloniani.

Proprio “FdI”, quando saremo già in edicola, terrà un incontro sul “Pnrr” alla presenza dei parlamentari Raffaele Stancanelli e Carolina Varchi, in occasione del quale molto probabilmente sarà ufficializzata l'adesione del consigliere Salvatore Scerra, al fianco della collega Sandra Bennici. A nulla interessati anche il "M5s" ed il "Pd", nonché la stessa ex dem Alessandra Ascia che, semmai, prevede ulteriori defezioni nell'alleanza pro Greco. In posizione ancor più defilata, l'altra indipendente Paola Giudice.

Ci sono due tipi di autorevolezza: quella del leader che diplomaticamente apre al dialogo ed all'ascolto, ma alla fine la decisione è sostanzialmente la sua mentre formalmente appare condivisa e quella del leader che predica bene e razzola male nel momento in cui decide di tirare dritto e muoversi all'insegna del "decido tutto Io", senza comunicare niente a nessuno. La seconda versione è quella che a turno un po' tutti gli alleati hanno rimproverato al primo cittadino. 

Ora è la volta di “Iv” con in giunta l'assessore Cristian Malluzzo e della stessa “Dc” di Totò Cuffaro, rappresentato in giunta dall'assessore Giuseppe Licata. E sempre tra i centristi, si è aperta la questione dell'Udc che in giunta ha in quota l'assessore Davide Giordano, ma con il consigliere Salvatore Incardona quasi ai saluti.

Nel frattempo continuano gli screzi tra “Forza Italia” ed i civici, in particolare “Un’altra Gela”, con addirittura, secondo indiscrezioni, i due assessori di riferimento, rispettivamente Nadia Gnoffo e Romina Morselli che, anche sulla scorta di un litigio avvenuto mesi fa, in giunta non si rivolgono la parola.