Gela, dove l’alleanza non è bella se non è litigarella

Gela, dove l’alleanza non è bella se non è litigarella

Stavolta, Forza Italia non c’entra: a “bisticciare a distanza”, tra gli alleati pro-Greco, sono il movimento civico “Una buona idea” e i renziani di “Italia viva”.

I primi, che hanno nello staff assessoriale Terenziano Di Stefano e due consiglieri comunali, Davide Sincero e Rosario Faraci, oltre l’appartenenza alla coalizione vincente, rivendicano l’essere parte del nucleo fondante il progetto civico proposto alle elezioni comunali. I secondi non erano ancora venuti al mondo all’epoca, essendo nati mesi più tardi (9/2009), eppure a Gela si sono ritrovati dentro la giunta con Cristian Malluzzo (nella foto), anche senza formalmente vantare un esponente del partito al civico consesso. 

Se le danno a mezzo stampa da due giorni. Al vicesindaco Di Stefano, non è andata giù la proposta del segretario provinciale di Italia Viva, Giuseppe Ventura, di esentare dal pagamento del suolo pubblico le attività commerciali, tacciandole come populiste. La replica renziana è arrivata dal segretario cittadino, Rochelio Pizzardi, che ha rifiuto la logica del bavaglio solo perché si è in giunta, rivendicando le proposte soprattutto in tema ambientale. 

Intanto il Pd e la Lega assestano un altro paio di colpi al sindaco su parcheggi e soste blu, la capigruppo va deserta, si convoca il monotematico sul “Termovalorizzatore”, mentre nel frattempo salta di nuovo l’assemblea della Srr4 su Timpazzo e la città assiste inerte.