L’Approfondimento/ Comune verso il dissesto, fra spot  propaganda, nelle mani dell’Ars

L’Approfondimento/ Comune verso il dissesto, fra spot  propaganda, nelle mani dell’Ars

Se fino a qualche settimana fa il sindaco Greco si rifiutava di prendere in considerazione l’ipotesi del dissesto, ora promette di fare di Gela un caso nazionale, prendendo spunto dall'intervista al Corsera del sindaco di Benevento e già più volte parlamentare nazionale e ministro della Repubblica, Clemente Mastella: «coinvolgerò tutta la politica che conta –  ha assicurato – quella seria e responsabile, sia a livello regionale che a livello nazionale». 

Volendoci però basare sui fatti conseguenziali agli atti ad oggi prodotti, non alle promesse ed enunciazioni a parole, va detto che se la segnalazione della dott.ssa Patti inoltrata lo scorso dicembre ha rappresentato il campanellino d’allarme, il quadro emerso dalla relazione istruttoria all’ordinanza della Corte dei Conti e dalla relazione dell’esperto incaricato dal sindaco, dott. Centonze, è letteralmente drammatico.

Dalle relative attività di verifica è emerso che sui dati trasmessi dal Collegio dei revisori relativi al consuntivo 2020, la magistratura contabile considera come sottostimato il Fondo crediti di dubbia esigibilità (Fcde) per 18.840.955,94 euro ed una sottostima del fondo passività e rischi contenzioso che viene stimato in relazione pari a 60.905.103,91 euro, con un contenzioso quantificato dal dirigente del Settore Legale, pari a 28.479.202,63 euro, oltre alla richiesta sul contenzioso Tekra di importo complessivo pari a 10.842.334,14 euro. Numeri terribili.

Di certo, dunque, c’è che rispetto a tali disallineamenti non possono applicarsi misure correttive di tipo ordinario, rendendosi invece necessario al fine di ripristinare gli equilibri di bilancio e il pareggio di bilancio, attivare una delle procedure di tipo straordinario tra quelle previste dall'art. 243 bis del Tuel (Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, definito anche “predissesto”) e l'art. 244 del Tuel (dissesto finanziario). Per dirla tutto, c’è da stabilire se procedere col predissesto o arrendersi al dissesto che rimane comunque una procedura di salvaguardia dell’ente. 

Va da sé che il rendiconto 2021 quantificherà l'esatto ammontare del disavanzo e permetterà di determinare la situazione delle passività per quantificare la durata dell'eventuale bilancio pluriennale riequilibrato. Ma pur considerando prioritaria, rispetto all’ipotesi del dissesto, valutare la fattibilità del bilancio pluriennale riequilibrato nell’ambito del piano pluriennale di rientro (predissesto), come si può ipotizzare una durata pluriennale quando il piano deve esaurirsi entro il mandato ed alla fine dello stesso manca solo un anno e mezzo? Il dissesto, insomma, è dietro l’angolo al termine di una strada che pare davvero già segnata. 

Nel frattempo, imperterrita e noncurante, continua la serie dei botta e risposta, accuse e controaccuse, a mezzo stampa come in consiglio comunale. La crisi finanziaria dell’ente comunale ha infatti influenzato la consueta seduta di “question-time” del primo lunedì del mese.

In occasione della tredicesima interrogazione relativa alla “segnalazione del responsabile finanziario ex art.153 Tuel e misure correttive” presentata dai consiglieri Grisanti, Scerra, Spata, Ascia e Sincero, vale a dire i componenti della commissione bilancio, il relatore Totò Scerra si è detto assolutamente insoddisfatto della risposta dell’assessore al ramo, dott.ssa Maria Grazia Faraci, nonché di sentirsi letteralmente «preso in giro», perché l’amministrazione non rispetterà le scadenze fissate dalla delibera consiliare del 19 gennaio sull’accertamento dei residui attivi e passivi (7 febbraio) e sul Rendiconto consuntivo 2021 (28 febbraio) e continua «a non portare nulla in aula», il che non consente di immagine e capire cosa «andrà a riferire l’amministrazione convocata dalla Corte dei Conti». 

Nell’ultima interrogazione, proposta dal gruppo consiliare “Una buona idea” e concernente “l’assenza straordinaria della figura del dirigente al bilancio”, il clima è diventato ancora più teso, con il sindaco, Lucio Greco e l’assessore ai Lavori pubblici, Romina Morselli, che hanno abbandonato polemicamente l’aula ancor prima che il consigliere Davide Sincero completasse il suo intervento, a margine del quale ha peraltro espresso la sua non soddisfazione sulla risposta dell’assessore Faraci, che è invece rimasta fino al termine mostrando un rispetto istituzionale che non è passato inosservato. Per Sincero «la nettissima sensazione è che l’amministrazione stia solo improvvisando». 

Condivisibile, in definitiva, l’auspicio espresso dall’amministrazione affinché «venga posta fine a questa ridda di dichiarazioni speciose e fantasiose che non aiutano nessuno: né l’amministrazione, né il consiglio comunale, né tantomeno i cittadini. E, a nostro avviso, non aiutano neppure chi se ne fa latore, forse sperando in consensi elettorali. Infatti, senza voler dare lezioni a nessuno, crediamo che questo sia il tempo della compostezza, nel quale il senso del dovere debba prevalere su tutto il resto». Proprio così.