Election-day, al voto l’8 e il 9 giugno, per europee regionali e amministrative (forse anche per le province)

Election-day, al voto l’8 e il 9 giugno, per europee regionali e amministrative (forse anche per le province)

Lo avevamo previsto con largo anticipo. Il Consiglio dei ministri ha deciso nella giornata di giovedì di accorpare il voto del 2024 in un’unica data.

Si andrà alle urne l’8 e il 9 giugno. Ci andremo per rinnovare il Parlamento europeo, per cinque consigli regionali e relativi presidenti, e per sindaci, comuni e province a scadenza naturale di mandato. Forse anche per ripristinare (in Sicilia) le vecchie province. Questo dipenderà da come e con quale celerità l’Assemblea regionale siciliana deciderà in proposito. Al momento sappiamo che la discussione all’Ars è già cominciata.

Con il provvedimento del Consiglio dei ministri di giovedì cambiano anche i limiti per i mandati ai sindaci dei piccoli comuni: tra 5mila e 15mila abitanti si potrà arrivare al terzo mandato, sotto i 5mila viene eliminato il limite.

Le regioni in cui si voterà per i rispettivi presidenti e  consigli regionali sono Piemonte, Sardegna, Abruzzo, Umbria e Basilicata. 

Gela è tra i comuni più grossi della Sicilia in cui si andrà al voto per rinnovare sindaco e consiglio comunale. Qui la campagna elettorale è cominciata da almeno un anno. Lucio Greco, al suo primo mandato, è passato indenne (con una strategia al limite della decenza politica) al tentativo di sfiducia messo in campo da forze politiche di opposizione. A seguire, quasi un colpo di grazia: la dichiarazione di dissesto finanziario che lo ha indebolito fino a mettere in discussione la sua (ancora indubbia) ricandidatura.